La Prevenzione

LA PREVENZIONE

La perdita uditiva si può combattere giorno per giorno, partendo innanzitutto da una costante e attenta azione di prevenzione.
Per individuare precocemente qualsiasi tipo di disturbo e per agire in modo tempestivo, occorre controllare costantemente il proprio udito.
Secondo i dati della WHO (World Health Organization), infatti, la metà dei casi di perdita uditiva può essere prevenuta attraverso misure di prevenzione. Nei bambini sotto i 15 anni di età, i casi prevenibili salgono addirittura al 60%.
Eppure le persone tendono ad aspettare dai 5 ai 7 anni prima di cercare un aiuto concreto. Purtroppo i moderni stili di vita espongono l’udito a livelli sonori elevati (discoteche,bar, cinema, concerti, eventi sportivi) e con la diffusione delle nuove tecnologie,dispositivi come i lettori mp3 vengono spesso utilizzati per periodi di tempo prolungati ad intensità troppo elevate.
I dati lo confermano: tradotta in cifre, l’ipoacusia colpisce circa 360 milioni di persone nel mondo, 8 milioni solo in Italia; tra loro 2 persone su 3 hanno più di 65 anni.
Ma se la perdita riguarda soprattutto le persone anziane, anche i più giovani non devono sottovalutare il rischio.

 

LE CAUSE

Oltre all’età, infatti, molteplici sono le cause che possono portare all’ipoacusia.
Presbiacusia: è la perdita d’udito legata al processo di invecchiamento ed è la causa più comune di ipoacusia. Inizia nell’età adulta e diventa più evidente dopo i 50 anni.
Esposizione ripetuta a rumori: l’esposizione a suoni elevati per un tempo prolungato, causa l’affaticamento delle cellule sensoriale dell’orecchio. Il risultato è una perdita uditiva temporanea o un acufene, cioè una sensazione di fischio o ronzio nell’orecchio. Se l’esposizione al rumore è particolarmente intensa, abituale o prolungata, può causare un danno permanente con conseguente perdita uditiva irreversibile.
Altri fattori: infezioni causate da batteri e virus (otiti, scarlattina, meningite); abuso di farmaci, soprattutto antibiotici); abuso di alcol e fumo; otosclerosi; fattori ereditari.

 

ASCOLTARE IN SICUREZZA

I livelli di ascolto sicuro dipendono dall’intensità del suono (volume), dalla durata dell’esposizione (quanto tempo) e dalla sua frequenza (quanto spesso).
Si considera non pericoloso un livello di intensità massimo di 85 dB per una durata di ascolto di 8 ore.
Per esempio un suono a 100 dB (intensità prodotta da un treno della metropolitana)  può essere ascoltato in maniera non dannosa per soli 15 minuti al giorno.
Il segnale in uscita di un dispositivo audio personale può variare da 75 dB fino a 136 dB.
Nei nightclub, nelle discoteche e nei bar, i livelli sonori medi possono oscillare dai 104 ai 112 dB; i livelli di rumore ai concerti pop possono essere persino più elevati.
Ascoltando della musica per 15 minuti a 100 dB, ci si espone alla stessa quantità di energia sonora che un operaio raggiunge in 8 ore lavorative a 85 db di esposizione.
I livelli di rumore negli impianti sportivi sono stati trovati fra gli 80 ed i 117 dB.
L’udito è un sistema estremamente complesso. È il primo dei cinque sensi a svilupparsi nel feto e a permettere il contatto con il mondo esterno. L’udito interpreta un ruolo fondamentale per la vita sociale di ognuno di noi, dal momento che influisce direttamente sulla nostra capacità di comunicare e stare insieme agli altri. Una migliore condizione uditiva influenza le nostre relazioni con amici, parenti, colleghi, contribuendo alla conduzione di una vita attiva e piena.